Così si diventa preparatore atletico: le competenze e la formazione necessaria
Se fino a qualche decennio fa insegnare “educazione fisica”, lavorare nelle palestre come personal trainer o intraprendere la carriera di preparatore atletico non necessitava di una laurea in Scienze motorie, oggi le cose sono cambiate. Se per lavorare nelle scuole è sufficiente conseguire una laurea in “Scienze motorie e sportive” , per diventare Preparatore Atletico il conseguimento di una laurea non è sufficiente. Se per lavorare nelle scuole è sufficiente conseguire una laurea in Scienze motorie e sportive (A-049 è la classe di concorso per la scuola secondaria di I grado e A-048 per la scuola secondaria di II grado) per diventare preparatore atletico il conseguimento di una laurea non è sufficiente.
Chi è il preparatore atletico?
Si tratta di un professionista che oltre ad avere le classiche competenze e conoscenze trasmesse da una laurea in Scienze motorie, possiede, ad ampio spettro, anche conoscenze legate al fisico. Ciò deriva dal fatto che a differenza dell’allenatore, il preparatore fisico, come dice il termine stesso, è colui che accompagna e prepara gli atleti che praticano sport a livello agonistico o amatoriale – attraverso un’attenta organizzazione delle sessioni sportive – nel raggiungere, mantenere o recuperare una determinata condizione fisica ottimale. Inoltre, collabora con l’allenatore o istruttore, ed è preposto ad “accompagnare”, nel percorso atletico, tanto il singolo sportivo quanto l’intera squadra. Può collaborare anche con società, come ad esempio quelle calcistiche oppure con una federazione sportive. Le opportunità sono numerose perché in Italia è elevato il tasso di persone che pratica sport. Almeno un quarto della popolazione svolge attività fisica più o meno regolarmente.
Quale formazione accademica?
Prima di analizzare quelli che sono i requisiti necessari per intraprendere questa carriera, è necessario capire quale percorso accademico sarà necessario intraprendere. Prima di tutto il futuro preparatore atletico, per ottenere il massimo delle competenze, dovrà conseguire una laurea in Scienze motorie strutturata su due cicli, una laurea triennale o anche una laurea magistrale. Il conseguimento di questi titoli consente l’acquisizione di un background di conoscenze ampio dal campo medico, psicologico e psicopedagogico. La formazione può essere raggiunta in diversi atenei con diverse modalità. Spesso gli studenti sono già impegnati in un’attività lavorativa, e prendono in considerazione di intraprendere un percorso di scienze motorie con una magistrale online, un’opportunità garantita da atenei telematici riconosciuti dal MIUR come l’Università Niccolò Cusano. Al conseguimento del titolo di studio sarà poi necessario proseguire al fine di ottenere una specializzazione presso una federazione sportiva al fine di diventare preparatore atletico professionista.
Le skills di un preparatore atletico
Trattandosi di colui che avrà l’obiettivo di porre l’atleta nelle condizioni fisiche ottimali per poter gareggiare e praticare sport, risulta essere fondamentale il possesso di alcuni requisiti fondamentali ove si decida di intraprendere questa professione. Sarà necessario avere una buona forma fisica e la conoscenza dell’anatomia umana, della fisiologia e della chinesiologia. Inoltre, il professionista dovrà possedere ottime capacità comunicative e relazionali dovendo collaborare in sincronia con l’allenatore o istruttore e avere attitudini al problem solving. Dovrà essere un ottimo motivatore, oltre che possedere delle capacità tali che sappiano fare leva sulla predisposizione mentale dell’atleta in cui si trova quel momento. Si tratta di dinamiche necessarie nel processo di preparazione atletica in quanto andranno ad incidere sul raggiungimento degli obiettivi sportivi stabiliti.
In conclusione, oltre al possesso dei requisiti suindicati e al conseguimento della laurea in Scienze motorie, da non sottovalutare è l’esperienza pratica attraverso i tirocini messi a disposizione dall’università e dalle federazioni sportive.